INUYASHA THE MOVIE - Un Sentimento Che Trascende Il Tempo

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(Inuyasha - Toki wo koeru omoi - 2001)
(lungometraggio d'animazione)

Regia di: Toshiya Shinohara
Sceneggiatura di: Katsuyuki Sumisawa
Tratto dal fumetto di: Rumiko Takahashi

Prodotto da: Michihiko Suwa
Produzione: Team Inuyasha Shogakukan, Yomiuri TV, Sunrise, Nihon TV, Toho
Animazioni: Sunrise

EDIZIONE ITALIANA: Dynit

Il mezzodemone più famoso dell'universo anime e manga, creato da Rumiko Takahashi, arriva puntuale all'appello del primo lungometraggio a lui dedicato. Il team che ha prodotto la serie affida la macchina da presa (virtuale) a Shinohara, già regista di "Sakura Wars" (1997), "Lupin III: Tokyo Crisis" (1998) e dei successivi 2 lungometraggi dedicati ad Inuyasha. Questa volta il mezzodemone dovrà vedersela con il potentissimo demone Menomaru e con il suo brutto carattere.

Questo lungometraggio cerca di intaccare meno possibile la storia e le vicende illustrate nelle serie televisive, dunque pochi riferimenti all'incontro con Kagome, anzi, nell'ingresso della storia e della vita di Inuyasha della ragazza venuta dal futuro. Troviamo tutta la band al completo, compresi Miroku, Sango e Shippo come sempre alle prese con il demone di turno. Ma questa volta in scena entrerà un nuovo cattivo, il figlio di un demone sconfitto proprio dal padre di Inuyasha in ere passate. L'apertura del sigillo, possibile solo con la "zanna" in possesso del mezzodemone, creerà una serie di eventi a catena che solo pochi potranno scongiurare.

Il lungometraggio cerca di essere più coerente possibile con i disegni di Rumiko e i ritmi della serie, anche se in questo frangente si è cercato di evidenziare maggiormente il rapporto tra Inuyasha e Kagome e i sentimenti che intercorrono tra i due, come il titolo dell'opera stessa suggerisce. Questo rallenta un po la narrazione, ma i momenti d'azione, principalmente gli scontri tra i vari demoni, servono a controbilanciare il tutto. Grande merito dunque allo script mentre di norma il ruolo del regista che ben accompagna le scene che eredita dalla serie. Come erede vi è anche l'ironia che pervade le vicende della storia, sempre nel classico umorismo demenziale giapponese.

Rispetto alla serie e al suo formato televisivo, proprio come un lungometraggio "Un Sentimento che Trascende il Tempo" è stato concepito in 16:9, un punto a favore della produzione. La parte visiva non sminuisce rispetto alla serie ed è infarcita di molte particolarità. Ben fatte animazioni e fondali, questi ultimi molto particolareggiati. Non vengono risparmiati frame ai personaggi principali e la camera è sempre in movimento nelle scene di combattimento, mentre riservati a semplici 'slide di fondali' le scene che narrano i restanti momenti. Presenti anche piccoli contributi di grafica digitale, modelli 3D come l'albero secolare che accompagna la rinascita di Menomaru e altre poche scene: suggestive animazioni mai comunque predominanti allo stile prevalente della pellicola.

Il lungometraggio ben distribuisce i momenti di azione e riflessione della storia. Il prodotto è molto ben fatto e il risultato è apprezzabile anche da chi è a digiuno delle vicende della serie. Non manca neanche il brutto carattere di Inuyasha e l'ironia demenziale già intravista nei fumetti della Takahashi (Ranma rules!). Ottima sperimentazione che vedrà la nascita di altri lungometraggi. Bel lavoro anche da parte dei doppiatori: Francesco Pezzulli e Maria Letizia Scifoni (Inuyasha e Kagome) su tutti.
Come le serie anche i lungometraggi fanno parte del vasto catalogo Dynit che ben fiuta i prodotti migliori assicurandosi i diritti italiani di un nome, quale Inuyasha, che ha riscosso successi in tutto il mondo. Il lungometraggio ha, come prima accennato, video 16:9 molto pulito e un ottimio audio Dolby Digital 5.1. Tra gli extra trailer originali e italiani oltre ai classici trailers Dynit.






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